Siamo chiamati a difendere lo sport

A seguito del nuovo DPCM emanato dal Governo Conte la Asd Polisportiva Sport Communication e tutto il Mondo Boca ad essa collegato, esprimono il più totale dissenso per una misura arbitraria e non supportata da dati scientifici, che riduce il mondo dello sport a mero untore nazionale, senza alcun diritto di vita.

La chiusura anticipata rispetto a tutti gli altri settori, che fa seguito ad una riapertura ritardata a luglio a confronto del resto d’Italia, fa presupporre un accanimento illogico e senza senso verso tutto il mondo sportivo.

Ancor più grave la discriminazione che lo stesso DPCM prevede tra attività giovanile e prime squadre e, addirittura, tra eventi provinciali e regionali, a testimonianza di totale inadeguatezza rispetto al ruolo da parte di alcune componenti.

E’ inoltre stucchevole il tipico giochetto italiano di passarsi la patata bollente, scaricandosi l’un l’altro le responsabilità, creando ancor più caos in un momento tragico e drammatico per l’intero Paese.

La Asd Polisportiva Sport Communication, alla luce dei fatti, ritiene ingiustificato il provvedimento di semi chiusura, non supportato da evidenze scientifiche in termini di contagio e denuncia il definitivo colpo di grazia assestato ai migliaia di centri sportivi italiani e alle molteplici associazioni sportive che hanno investito tempo e soldi per mettersi in sicurezza.

Pur consapevoli delle difficoltà del Paese e consci della situazione attuale, sicuramente di complicata gestione, il Mondo Boca si domanda perché sia lo sport a pagare per primo le conseguenze, sebbene altre situazioni e settori siano chiaramente a maggior rischio, come evidenziato dai vari organi di stampa. Ci domandiamo, perchè, lo sport venga chiuso mentre restano in essere problematiche reali di mancato distanziamento in altre forme di vita quotidiana.

La Asd Polisportiva Sport Communication, che aderirà nei prossimi giorni alla Lega Nazionale Impianti Sportivi, sostiene e sottoscrive alcune richieste fondamentali per il mantenimento in vita di tutto il settore. Tra queste il blocco totale delle utenze relative alla gestione dei campi e il blocco dei canoni di affitto, ove dovuti.

Inoltre, la Asd Polisportiva Sport Communication, rende noto che qualora si avviasse una Class Action con annessa richiesta di risarcimento danni verso il Governo Italiano, inserirà il proprio nome tra i firmatari.

Contestualmente, la Asd Polisportiva Sport Communication, comunica che ha momentaneamente interrotto le proprie attività giovanili in segno di protesta verso un decreto che discrimina lo sport e che permette alle squadre di allenarsi solo in forma individuale. Perchè, ridurre il calcio ad un insieme di atleti podisti, è inaccettabile, se poi a livello regionale sono ammesse gare e competizioni. E’ una presa in giro dalla quale ci teniamo bene alla larga.

Il Presidente Emanuele Trementozzi rammenta, infine, che tali provvedimenti porteranno inevitabilmente al fallimento di migliaia di impianti sportivi e associazioni dilettantistiche italiane, che ora si aspettano una manovra concreta, rapida e decisa a favore del nostro martoriato settore.

Considera, infine, irrispettosa l’accezione di non essenzialità relegata allo sport che, ogni anno, porta nella casse dello Stato miliardi di euro diretti o attraverso l’indotto che crea sul territorio.

Per cui, seguendo una linea logica, dovremmo ritenere non essenziali le nostre tasse e i nostri doveri verso lo Stato che, invece, hanno la stessa identica valenza e importanza di tutti gli altri settori economici. E, chi ha sempre pagato, non può che restare offeso nel sentirsi denigrare come non essenziale.

Annunciamo, infine, di profondere tutto il nostro impegno e le nostre forze affinchè non si crei, in futuro, una generazione di ragazzi storditi dalle playstation e dai telefonini, con gravi patologie alimentari e privi di coordinazione motoria, nonché asociali e solitari. Che, forse, è quello che qualcuno vuole. Ma, certamente, non lo vogliamo noi..

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