Buzzanca:”Così è nata la Boca, così è nato un sogno”

Mister Emanuele Buzzanca, oramai ai box dal dpcm di ottobre, approfitta della sosta natalizia e dell’imminente arrivo del 2021 per ripercorrere, insieme ai nostri tifosi, come è nato il sogno Boca C5. E lo fa attravers una lettera commossa e sentita, rivolta a tutti i protagonisti azul y oro.

“Queste righe sono rivolte ai ragazzi e alla dirigenza della squadra che sono orgoglioso di allenare: la Boca c5. Tutto iniziò una sera della scorsa estate, sotto ai portici di un bar a Civitanova Alta, dopo una improbabile riunione a cui partecipammo io e Emanuele Trenentozzi, che non finì nemmeno bene per altro. Emanuele, deluso da quell’incontro che non aveva niente a che fare con il futuro progetto Boca, mi disse: se tu alleni, io costruisco la squadra. A quel punto non ci ho pensato neanche un istante a dirgli di sì: ci sono, sono con te. Così inizia questa storia fantastica.

E così abbiamo iniziato da zero: io avevo solo due certezze, due giocatori che mi avrebbero seguito ovunque. Due folli di Montegranaro: Andrea Bottoni e Stefano Mannocchi che, appena li ho chiamati, non hanno esitato un attimo a dirmi che ci sarebbero stati. Ora avevamo due giocatori forti, ma ne dovevamo trovare soltanto altri 10 o 12. Non era male come inizio (ride ndr) ma il richiamo della Boca e di una nuova squadra a Civitanova non poteva passare inosservato. E così, io e Emanuele, abbiamo pensato di andare a riprendere quei ragazzi, quei giocatori che hanno giocato per la maglia rossoblu in passato. Quei ragazzi che avevo allenato quando erano dei ragazzini e adesso erano in giro nella provincia a giocare con altre squadre o addirittura avevano smesso troppo presto. Ma non pensavamo che succedesse quello che è poi diventato realtà. Ripenso a chi ho allenato e allora inizio. Mirko Baleani, giovane di grandi prospettive, Manuel Campana, uno che non molla mai in mezzo al campo. Manuel Di Lorenzo, che la palla la sapeva trattare e Muzi che, per fargli gol, gli dovevano sparare. E’ bastato un incontro, due parole e loro hanno accettato subito: erano entusiasti che a Civitanova si tornasse a giocare a futsal con una squadra de Citanò. Ora eravamo 5, già potevamo giocare…(ride ancora ndr). Ma in giro la voce della squadra della Boca iniziava a girare e così, un grande calcettaro che ha calcato campi importanti, ha chiesto se fosse vero che stessimo facendo una squadra: come si può non dire di sì ad uno come Simone Zucchini. Benvenuto tra noi. Ora eravamo 6 e la qualità si era alzata. Il mio amico Roberto Fiè, prima alla Montegranarese e ora al Koba, mi dice che è libero un gran giocatore, forza e polmoni e piedi buoni che vuole solo poter giocare…e così da Montegranaro arriva un altro splendido folle e devo dire che Grasselli è stato un grandissimo acquisto per la Boca. Ora la squadra incomincia a prendere forma.

Un altro giocatore mi contatta, un altro che avevo visto crescere in tutti i sensi e che avevo avuto nella mia squadra quando difendevo i pali della Montegranarese: Andrea Fianchini, per tutti Pinuccio, un altro che ci aiuterà a difendere la porta della Boca: benvenuto anche a te. Ma ora ci serve qualità e fantasia e quel briciolo di follia che solo pochi hanno: allora mio figlio mi dice di provarci perchè è un suo amico e so che lui è veramente forte:”Hei Nicola ti va di divertirti con una squadra di pazzi? Si chiama Boca, giochiamo a Civitanova: ora abbiamo anche chi inventa i gol; benvenuto Nicola Ghost Torresi. Ma non è finita qui: ovunque ho sempre portato il più bravo, per me, prepartore di portieri della provincia: Massimiliano Buschi, uno che di numeri uno se ne intende e mi dice che c’è un portiere che conosco molto bene che è stanco di andare in squadre dove no può dare quello che vorrebbe. Lo chiamiamo a difendere la nostra porta: grande Guido Matera anche tu sei uno della Boca. CXosì come l’esperto Matteo Brunellini, una sicurezza per tutti noi.

Vi ricordate quel mio amico del Koba? Mi dice che c’è un giovane giocatore, veramente forte, che è stato già promesso ad una squadra di serie B in Umbria, ma lui vuole solo venire alla Boca in serie D: ma che è matto? No, è Francesco Pecorari, un nuovo giocatore gialloblu.

La squadra stava crescendo di giorno in giorno, stavamo diventando una realtà e così arrivano ragazzi al campo della Bombonera per chiedere di poter provare e di voler giocare con la Boca. Così arriva un guerriero partenopeo: Luigi De Martino e anche una scheggia impazzita dai piedi buoni di nome Luca Speranzini. Quindi è il momento di Diego Angelucci che ha appeso la sua bici da corsa e ha deciso di difendere anche lui la porta zeneize. Ma serve anche chi aiuta a fare altri gol e allora andiamo da Kalamaretto, dove tra un mojito e gin tonic, lascia il vassoio e arriva a dare una mano il bravo Leo Ioffredo. Ma serve anche un altro che le porte le butta giù e chiamiamo Edoardo Mataloni. Ma non basta: durante una nostra amichevole c’è anche chi non vuole quella squadra e chiede se c’è un posto nella Boca. Salta su giovane Bomber Lepretti che la Boca ora è casa tua.

Siamo riusciti a costruire dal niente una squadra composta da splendidi e bravi giocatori che solo per via di questo maledetto virus non abbiamo potuto mettere in campo. Ma l’appuntamento, ragazzi miei, è solamente rimandato. Perchè presto, molto presto, la Boca tornerà in campo e inizieremo tutti iniseme questo splendido viaggio

Non mollate mai: forza ragazzi, Dale Boca. Vi voglio bene”

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