Mister Buzzanca ricorda l’incontro a Civitanova con El Pibe De Oro

Mister Emanuele Buzzanca non avrebbe mai potuto immaginare quell’estate del 2000, allo Chalet Re Sole, che esattamente vent’anni più tardi sarebbe diventato allenatore di una squadra, chiamata Boca, della quale Diego Armando Maradona è stato il simbolo in eterno. Perchè sì, El Pibe De Oro, a Civitanova Marche c’è stato e quella sera, l’attuale nostro coach, ebbe modo di conoscerlo.

Uno strano scherzo del destino che poi, il Dio del calcio, sia venuto a mancare proprio l’anno in cui Buzzanca è diventato un cuore Boca anche lui. Un incontro storico che oggi, a poche ore dalla scomparsa ufficiale di D10S, Buzzanca ripercorre con emozione e orgoglio.

“Maradona venne a Civitanova ospite dell’azienda Paciotti e Marco, nipote di Cesare, sapendo della mia grande passione per il numero dieci argentino, mi regalò una serata proprio affianco a lui. Quella sera gli feci molte domande, sapevo tutto di lui e mi raccontò un aneddoto stupendo. Quell’anno giocavo in A2 con la Brandoni e, parlando dei suoi gol, gli dissi che uno dei più belli fu quello realizzato al San Paolo contro la Sampdoria, allora difesa in porta da Bistazzoni. Arrivò un cross quasi rasoterra e lui, Diego, anticipò l’estremo difensore con un tuffo radente il suolo che fece impazzire lo stadio. Ma Diego, con la sua genuinità, mi disse che quel gol, in realtà, era arrivato con l’aiuto di una mano e nessuno se ne era mai accorto. Io la sera andai a rivedere le immagini ed effettivamente, quel tocco, impercettibile, c’è stato. Ma al di là di questo aneddoto, tante sono le cose che ci hanno fatto innamorare di Maradona E quella sera, a fine serata, mi autografò la maglia di allenamento dell’Argentina che mi aveva regalato qualche tempo prima Claudio Caniggia. Questo è il mio ricordo di Diego, il più grande calciatore di tutti i tempi che non c’è più”.

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